Umanista italiano. Visse alla corte degli Sforza di Pesaro e dei Montefeltro di
Urbino. Alla morte della moglie di Federico di Montefeltro scrisse un'elegia,
secondo la tradizione classica. Come grecista tradusse Teocrito e insegnò
lettere greche a Roma (Filettino, Frosinone 1430 - Ferentino, Frosinone
1490).